Il precedente anno si è chiuso con un aumento medio nazionale del 10,6% dei canoni di locazione, portando il prezzo medio a 13,8 euro al metro quadro. Questa tendenza al rialzo caratterizzerà anche gli affitti 2025, con incrementi previsti in 19 regioni su 20. La crescita è particolarmente concentrata nelle grandi città, dove la domanda sostenuta si scontra con un'offerta sempre più limitata.
Milano si conferma la città più costosa d'Italia con canoni che si avvicineranno ai 24 euro al metro quadro (incremento del 4,3%) Segue Firenze con 22 euro al metro quadro (+5,3%).
Significativi anche gli aumenti previsti a Torino( +8,1% )e Napoli, (+8%.)
Il Veneto emerge come una delle regioni più dinamiche, con una crescita dell'11,2% che supera la media nazionale. Belluno spicca con 32,4 euro al metro quadro, posizionandosi come la provincia più cara d'Italia, fenomeno influenzato anche dalle future Olimpiadi invernali. Nel panorama veneto, Venezia segue con 16,2 euro/mq, mentre Verona si attesta a 12,3 euro/mq. Padova registra una media di 11,5 euro/mq, seguita da Treviso con 10,6 euro/mq e Vicenza con 10,5 euro/mq. Rovigo chiude la classifica regionale con 7,6 euro/mq, mantenendosi comunque in linea con le medie nazionali per città di simili dimensioni.
Un fattore determinante per gli affitti 2025 è la crescita degli affitti transitori, che rappresentano il 25% delle locazioni.
A Milano, gli aumenti più consistenti per gli affitti 2025 si concentreranno nelle zone centrali (+11,8%) e nelle aree recentemente collegate dalla metropolitana
Gli esperti prevedono che, senza misure strutturali volte a incentivare gli affitti a lungo termine, la tendenza al rialzo continuerà nel 2025. La scarsità dell'offerta nel mercato delle locazioni, unita all'aumento degli affitti brevi e transitori, richiede politiche mirate per riequilibrare il mercato e garantire l'accessibilità economica per le fasce medio-basse della popolazione.