In caso di rinegoziazione causa covid, lo stato riconoscerà un rimborso ai proprietari degli immobili.
Sarà riconosciuto ai locatori di immobili ad uso abitativo, ubicati in comuni ad alta tensione abitative, il contributo a fondo perduto previsto nel caso di rinegoziazione del canone d’affitto.
La restituzione si applicherà sulle rinegoziazioni relative ad immobili presi in affitto a titolo di abitazione principale del locatario. La misura sarà riconosciuta per l’anno 2021 e l’importo del rimborso di Stato ammonterà al 50% della riduzione applicata, nel limite massimo di 1.200 euro per singolo locatore.
Sarà il locatore dell’immobile a dover comunicare all’Agenzia delle Entrate la rinegoziazione del canone di locazione pattuita. Le regole e le modalità attuative della misura saranno pubblicate entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Ristori. La dotazione complessiva relativa al contributo a fondo perduto ammonta a 50 milioni di euro per il 2021. All’Agenzia delle Entrate è demandato anche il compito di monitorare il rispetto del tetto massimo di spesa.