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GLI AUMENTI DEL 2022

GLI AUMENTI DEL 2022

Dalle bollette ai mutui tutti i rincari che pesano sugli italiani.

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Pubblicato il 30-03-2022

Il 2022 sarà ricordato come un anno nero per le famiglie italiane. Dopo due anni di pandemia, l'inflazione e la guerra in Ucraina hanno innescato una catena di nuovi aumenti. 

L'aumento dell'energia elettrica e del gas che ha portato alle stelle le bollette è da capogiro: siamo infatti a +80% rispetto al 2021. Ecco perché diventa indispensabile cercare di risparmiare il più possibile con uso intelligente degli elettrodomestici.

Quando si parla di aumenti del carburante, benzina e gasolio in primis, si tocca un altro tasto molto dolente. Nei primi due mesi del 2022 gli italiani infatti hanno speso per rifornire le proprie vetture il 22% in più rispetto al 2021. Il decreto energia ha predisposto il taglio delle accise.

 I costi dei conti correnti con operazione allo sportello sono aumentati del 21% per tutte le tipologie di clientela, mentre diminuiscono quelli per la clientela online.

Anche prima dello scoppio della guerra, l'Ance denunciava un aumento delle materie prime per l'edilizia. Adesso sempre dalla filiera delle costruzioni arriva un vero e proprio allarme per la possibile chiusura dei cantieri.

Se già l'aumento dell'inflazione ha avuto degli effetti sui mutui la situazione si è aggravata con lo scoppio della guerra. Basti pensare che già solo il giorno dell'invasione, l'indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, l'Irs con scadenza a 20 anni, ha superato quota 1.

Per quanto riguarda i prezzi di pane e pasta, i produttori hanno già comunicato alle catene della grande distribuzione che devono prepararsi a una nuova ondata di aumenti di prezzi di pasta, farina, pane e prodotti di pasticceria.

Ormai è diventato il prodotto più ricercato dei supermercati, l'olio di semi di girasole di cui l'Ucraina e la Russia sono i due maggiori produttori mondiali per il quale è iniziata una vera e propria corsa all'accaparramento, se il conflitto dovesse proseguire la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente perché salterebbe la semina, prevista in primavera.