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SANARE PICCOLE DIFFORMITÁ E SOTTOTETTI

SANARE PICCOLE DIFFORMITÁ E SOTTOTETTI

Approvata la Legge 2050 della regione Veneto

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Pubblicato il 25-01-2020

La modifica alla legge prevede una sanatoria esclusivamente amministrativa delle  "piccole difformità" edilizie degli immobili costruiti prima del 1977. Ma cosa si intende per piccole difformità edilizie? Sono le caratteristiche o parti della casa che non sono fedeli al progetto depositato in comune e che spesso i proprietari non conoscono fino a che non la vendono o la ristrutturano. I vizi in questione sono, per esempio, volumi diversi, superfici differenti, finestre o vani non corrispondenti, ecc. Tali difformità, non rendono la casa invendibile, ma abbassano la possibilità di venderla in quanto potrebbe essere soggetta a sanzioni.

L’obiettivo è quello di rendere più chiaro il profilo urbanistico di ogni comune, che avranno tempo fino al 30 settembre 2020 per adeguarsi a queste disposizioni.

Per la presentazione della sanatoria è necessaria una SCIA e il pagamento delle sanzioni stabilite dallo Sportello unico per l'edilizia del comune di competenza.

Il consiglio regionale ha inoltre approvato un’altra sanatoria, quella dei sottotetti. Le mansarde che possono essere sanate devono rispettare alcuni parametri: nel punto più basso avere un’altezza minima di 1,8 metri e un’altezza media di 2,40 metri per i locali abitabili, invece per i locali adibiti a servizi (come disimpegni, corridoi, ripostigli e bagni) l’altezza media arriva a 2,20 metri. Si abbassa anche il rapporto illuminante da 1/8 a 1/16, che di fatto va a dimezzare la superficie finestrata richiesta per rendere il locale abitabile.

Anche per i sottotetti sarà necessario presentare una SCIA e pagare un contributo commisurato agli oneri di urbanizzazione e al costo di costruzione. Ogni comune potrà deliberare una maggiorazione degli oneri da destinare obbligatoriamente alla realizzazione di interventi di riqualificazione urbana, di arredo urbano e di valorizzazione del patrimonio comunale di edilizia residenziale.

 

FONTI: Ansa Veneto e Corriere della sera